MONGOLIA

9 LUGLIO – 20 LUGLIO 2025

Un viaggio affascinante, nel cuore della sterminata steppa mongola, l’ “Oceano verde”: una terra talmente unica, nella sua vastità e solitudine, che ti rimane nel cuore per sempre. Libertà, spazi infiniti, orizzonti ilimitati e il “divino silenzio” della steppa in cui l’uomo ed il suo frastuono dolcemente annegano.

PROGRAMMA :

1° giorno: 9 luglio • Italia/Ulaan Baatar
Ritrovo dei partecipanti, trasferimento in pullman all’aeroporto di Bologna e partenza con volo di linea Turkish Airlines per Ulaan Baatar via Istanbul (TK1322 Bologna/Istanbul 1050 1435; TK236 Istanbul/Ulaan Baatar 1810 0715+1) pasti e pernottamento a bordo

2° giorno: 10 luglio • Ulaan Baatar
Arrivo in mattinata a Ulaan Baatar. disbrigo delle pratiche doganali, incontro con la guida e trasferimento in città (il traffico ad UB è diventato molto caotico, generalmente la durata del trasferimento richiede circa 1.5 / 2 ore…). All’arrivo in città inizio delle visite nella capitale: il monastero buddhista di Gandan, cuore pulsante del buddhismo tibetano in Mongolia, dove passato, presente e futuro della Mongolia convivono in suggestiva armonia. Visita del Museo Nazionale della Mongolia, della piazza Sukhbaatar e del nuovo museo di Gengis Khan. Pranzo in corso di visita. Al termine delle visite sistemazione in hotel.. Cena libera.
– Superior : Novotel o similare

3° giorno: 11 luglio • Ulaan Baatar – Naadam
Giornata dedicata alla partecipazione alla festa del Naadam. Il Naadam è una festività tradizionale della Mongolia, letteralmente significa i “Tre giochi da uomini”: la lotta libera tradizionale mongola, la spettacolare ippica tradizionale mongola e il tiro con l’arco, sia a piedi che a cavallo. E’ l’occasione per percepire l’autentico folklore mongolo, si svolge da oltre tremila anni, è infatti la seconda olimpiade più antica del mondo. E’ la festa nazionale più importante e celebre della Mongolia. Da otto secoli è anche l’occasione per rievocare le gesta di Gengis Khan, orgoglio della Mongolia, e inoltre dal 1921 costituisce l’anniversario della rivoluzione mongola. Il culmine della festa si raggiunge nelle gare di una lotta molto simile al wrestling, in cui cinquecento uomini si battono senza categorie per conquistare il titolo di Leone della Mongolia. È un tipo di lotta molto brutale, senza compromessi e per questa mancanza di regole tradizionali è difficile che un lottatore mongolo venga accettato nella Olimpiade internazionale, con combattimenti lenti ed estenuanti ad eliminazione diretta. Se un vincitore durante il Naadam si aggiudicherà almeno due titoli nazionali verrà acclamato come Titano. Pausa per il pranzo in ristorante, cena libera.
– Superior : Novotel o similare

4° giorno: 12 luglio • Ulaan Baatar / Baga Gazrin Chuluu (260 km)
In mattinata si viaggerà lungo la provincia di Dundgobi. La sosta è prevista a Baga Gazrin Chuluu, per ammirare un’altra suggestiva regione rocciosa che si erge maestosa sulla steppa; la zona è abitata da numerosi animali selvatici; fu sede di un importante Monastero buddhista e può vantare antichissime sculture rupestri. Tempo a disposizione per passeggiate alla ricerca di caverne, sorgenti, rovine, panorami. Pensione completa.
– Superior : Campo tendato Erdene Ukhaa a Baga Gazriin Chuluu (gher con bagno)

Quello mongolo è popolo di sciamani e di mistici: il territorio è punteggiato dagli ovoo, altari di pietra e rami che segnano, secondo antiche mappe esoteriche, la presenza degli spiriti. Si crede che presso gli Ovoo si riuniscano gli Spiriti della natura. I pastori nomadi invocano la protezione di queste potenze col dono di un sasso, di piccoli oggetti, denaro, sigarette o altro, gettati sull’Ovoo.

5° giorno: 13 luglio • Baga Gazrin Chuluu / Tsagaan Suvarga (255 km)
In mattinata, proseguimento in direzione Gobi fino a Tsagaan Suvarga, Stupa Bianca in mongolo, dove si potranno ammirare le spettacolari formazioni rocciose dalle forme surreali, il cui colore cambia con il passare delle ore. Tsagaan Suvarga è un’ardua scarpata lunga 400 metri e alta 60 metri con un margine di 90 gradi. L’acqua che scorre lungo la scarpata, dopo la pioggia, la fa sembrare un’enorme cascata. Pensione completa.
– Superior : Campo tendato Tsagaan Suvarga (gher senza bagno)Quanti sono i deserti del Gobi? Uno, nessuno e centomila. Uno, perché non esiste altra zona simile al mondo. Nessuno, perché non è un vero e proprio deserto, ma un ecosistema vitale e complesso, dove la pur scarsa vegetazione permette la sopravvivenza di molti animali (primi fra tutti i cammelli). Centomila, perché infinite sono le screziature del suo fascino: ad ogni passo, lo scenario si trasforma e cambiano i colori: la steppa lascia il posto alle dune, le rocce alla sabbia, il gelo al caldo, i cammelli ai… dinosauri. Su tutti, l’eterno cielo blu, il supremo dio dei Mongoli.

6° giorno: 14 luglio • La Valle di Yol Am (275 km)
In mattinata, proseguimento per Yol Am, la pittoresca valle dell’aquila, sulle montagne di Gobi Gurvan Saikhan: una spettacolare e lunghissima gola verde scavata da un fiume nel cuore del deserto. Possibilità di avvistare aquile, avvoltoi, stambecchi e altri animali rari del deserto. Sistemazione in campo tendato. Pensione completa.
– Superior : Campo tendato Gobi Mirage a Dalanzadgad (gher con bagno)
Un viaggio in Mongolia è un’esperienza di libertà che non teme confronti. Qui lo spazio è senza confini, la presenza dell’uomo è irrilevante e gli animali pascolano liberi nelle steppe prive di recinti. Le città in pratica non esistono, e di conseguenza neanche gli hotels. Di giorno si percorrono piste sterrate per centinaia di chilometri senza incontrare anima viva e si cammina in silenzio per ore e ore. Di notte si trova rifugio in campi tendati che ricordano gli accampamenti dei Nomadi. E, prima di addormentarsi nella propria gher, si ringrazia Dio per la fortuna di essere capitati in Mongolia; perché in nessun altro posto al mondo ci si sente così liberi.

7° giorno: 15 luglio • Deserto del Gobi / Le Dune di Khongor (156 km)
Oggi, percorrendo circa 100 km di piste in direzione sud-ovest, si raggiungeranno le spettacolari dune di sabbia di Hongor, conosciute come “dune che cantano” per i particolari effetti sonori del vento. Le dune raggiungono un’altezza di 300 metri e si possono scalare fino in cima, per godere di uno dei tramonti più spettacolari. Ci sarà anche la possibilità di effettuare una escursione a dorso di cammello sulle dune. Pensione completa.
– Superior : Gobi Erdene (casa con il bagno)

8° giorno: 16 luglio • Bayanzag (140 km)
Giornata interamente dedicata alla magia del deserto. Ultime ore a disposizione alle dune di Khongor. Successivamente, partenza in direzione nord-est (140 km) verso Bayanzag, una pittoresca zona di deserto roccioso di sabbia rossa situata nel deserto del Gobi, e più comunemente nota come “Flamming Cliffs” grazie alla tinta rossastra del terreno che si illumina al calare del sole. E’ un’area nota anche come ‘il deserto dei dinosauri’ che infatti popolarono la zona circa 70 milioni di anni fa ed è famosissima perché fu qui che venne scoperto il primo uovo di dinosauro. Sistemazione nel campo tendato, con servizi in comune.
– Superior : Campo tendato Mongol Gobi a Bayanzag (gher con bagno)

9° giorno: 17 luglio • Bayanzag / Ongii (230 km)
Seconda visita del sito di Bayanzag alla luce dell’alba, quindi visita ad una foresta di arbusti del deserto. Proseguimento verso nord (140 km), per raggiungere la zona della grande prateria mongola.Visita delle spettacolari rovine del Monastero di Ongii, in passato abitato da più di un migliaio di monaci ed annoverato tra i più grandi della Mongolia. Pensione completa
– Superior : Campo tendato Secret of Ongi (gher senza bagno)

10° giorno: 18 luglio • Ongii / Kharkhorin (270 km)
Si riprende il viaggio verso Kharkhorin (270 km a nord di Ongii), ammirando il paesaggio che dalla landa desolata semidesertica del Gobi si tramuta via via nella prateria sconfinata. Prima sosta nella valle di Orkhon, per ammirare alcuni panorami di grande suggestione. Il paesaggio culturale della valle dell’Orkhon, nella Mongolia centrale, copre un’ampia area di pascoli su entrambe le sponde del fiume Orkhon e comprende anche numerosi resti archeologici risalenti al VI secolo che fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il sito comprende anche Kharkhorum, la capitale del XIII e XIV secolo del vasto impero di Chingis (Gengis) Khan. Collettivamente i resti nel sito riflettono i legami simbiotici tra le società nomadi, pastorali e i loro centri amministrativi e religiosi, e l’importanza della valle di Orkhon nella storia dell’Asia centrale. La prateria è ancora pascolata dai pastori nomadi mongoli.
Pranzo in ristorante lungo il percorso Sistemazione presso il campo tendato. Pensione completa.
– Superior : Campo tendato Secret of Silk Road/Torgonii zam (gher con bagno)
“In Mongolia, l’erba è la fonte della vita. È la Grande Madre dalla quale dipendono tutte le forme inferiori dell’esistenza, compresa quella degli uomini e dei lupi. Nella prateria, se davvero credi nella giustizia, è per l’erba che devi avere pietà. Se si distrugge la prateria, si distruggono anche le vite di tutte le sue creature.” (Jiang Rong, Il Totem del lupo).

11° giorno: 19 luglio • Kharkhorin / Ulaan Baatar (385 km)
Visita del Monastero buddhista Erdene Zuu, edificato sul sito dove sorgeva la prima capitale di Gengis Khan, il più antico e meglio conservato della Mongolia. Nel pomeriggio, rientro ad Ulaan Baatar. Cena libera. Pernottamento
– Superior : Novotel o similare

12° giorno: 20 luglio • Ulaan Baatar / Italia
In prima mattina trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia via Istanbul (TK237 Ulaan Baatar/Istanbul 0845 1310; TK1325 Istanbul/Bologna 1645 1825) Volo diurno, pasti a bordo. Arrivo in serata e rientro definitivo in pullman.


QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 6.430,00
Supplemento camera singola € 440
Acconto € 1000,00 all’iscrizione – 2° acconto € 2000 entro il 10/04/2025 – Saldo entro il 04/06/2025
Il gruppo verrà confermato con 10 partecipanti / massimo 12 partecipanti

La quota comprende:
– Trasferimento in pullman Livorno/Bologna aeroporto e viceversa

– Voli di linea Turkish Airlines per Ulaan Baatar via Istanbul e viceversa in classe economica

Tasse aeroportuali nella misura di € 410,00 soggette a riconferma all’emissione dei biglietti

– Tutti i trasferimenti e le visite con bus con aria condizionata e autista

– Sistemazione in camere doppie in hotel 4stelle a Ulaan Baatat, oppure in gher( tende mongole) doppia

NOTA BENE: la camera singola non è mai garantita, fuori da Ulaan Baatar si soggiornerà in gher condivise

– posto uomo/posto donna ** la categoria superior nei campi tendati prevede il bagno privato solo dove espressamente specificato

– Trattamento come specificato nel programma

– Tutti i trasferimenti indicati, con minivan 4×4

– Tutte le visite indicate con guide locali, in lingua italiana

– Assicurazione medico-bagaglio (massimale € 250 mila) e annullamento

– Accompagnatore dall’Italia

La quota non comprende:
– 3 cene ((2°,3°, 11° giorno) le bevande

– Le mance : €90 da prepagare in agenzia

– Extra di carattere personale e tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

Documenti
Per l’ingresso in MONGOLIA occorre il passaporto con 6 mesi di validità residua

*** PARTICOLARITA’ DEL VIAGGIO ***
La Mongolia non presenta particolari difficoltà o pericoli da segnalare. Un viaggio in questo paese richiede tuttavia un certo spirito di avventura e di adattamento.

– Al di fuori di UB, non vi sono hotels; le sistemazioni sono tutte in campi tendati (la tipica ‘gher’ mongola) dove i servizi igienici sono in comune. Nelle tende il riscaldamento è assicurato da stufe a legna. L’elettricità e l’acqua calda sono assicurate da generatori autonomi.

– Al di fuori di UB (dove ci sono buoni ristoranti, in cui è possibile degustare i più svariati piatti etnici e mongoli), si mangia in modo piuttosto monotono (solitamente, zuppa di verdure, insalata e carne).

– Le strade asfaltate si trovano solo nella capitale e nella sua immediata periferia, tutte le altre strade sono sterrate e a volte anche sconnesse. Ecco perché tutti gli spostamenti extraurbani vengono
effettuati a bordo di jeep/minivan 4×4 (con autista). Naturalmente, se è piovuto molto, sarà possibile “impantanarsi”, mentre se la strada è secca, si solleverà molta polvere.

– Si consiglia l’utilizzo di bagagli morbidi e non particolarmente voluminosi.

– Le guide sono solitamente simpatiche e disponibili, ma non si può ancora parlare di veri e propri professionisti: a volte, la loro preparazione linguistica e culturale è sommaria.


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